Quando i social trasformano una cafonata in un caso nazionale


Al termine della partita vinta con la Lazio, i giocatori del Milan Kessie e Bakayoko hanno esposto, sotto la curva dei propri tifosi, come trofeo, la maglia di Acerbi, difensore della squadra avversaria.
Tutto nasce da una dichiarazione di Acerbi, che con sorprendente presunzione (ma altrettanto sorprendente e benedetta sincerità, in un mondo calcistico fatto sempre di dichiarazioni con "lo stampino") aveva affermato la superiorità della Lazio sul Milan, alla vigilia del confronto diretto con il Milan. "Ci vediamo sabato", aveva scritto Bakayoko sulla propria pagina Instagram, in risposta.
Posso dirlo senza problemi, quella dei due giocatori rossoneri è stata una CAFONATA alla quale la Lazio può benissimo rispondere sul campo, visto che le due squadre sono in piena lotta per lo stesso obiettivo e in più si affronteranno anche nella semifinale di ritorno di Coppa Italia.
C'è da dire che si è trattato di un ingenuo sfottò, come spesso si sono visti sul campo da calcio.
Ma in questo caso lo sfottò cafone è diventato un vero e proprio caso nazionale. Colpa naturalmente dei soliti social network.

Si è infatti aperta una vera e propria guerra su Twitter, tra tifosi che è sfociata, come sempre, nel peggio: insulti razzisti (emoticons delle banane e delle scimmie verso Bakayoko e Kessie), insulti terribili verso Acerbi (riferiti alla lotta contro il tumore vinta dal calciatore). I soliti politici a invocare severi provvedimenti (mi fanno ridere le richieste di squalifiche fino a fine stagione: ma nel calcio italiano è peggio sventolare la maglia di un avversario piuttosto che dare un pugno o un calcio a tradimento all'avversario), in particolare il sottosegretario leghista, lo stesso del partito il cui vice premier mette foto di ragazze minorenni sui social mettendole alla gogna degli insulti dei propri sostenitori.

Il Procuratore Federale che invia gli atti al giudice sportivo per una prova televisiva che non ha ragione di esistere,con il rischio di falsare la competizione sportiva.

Se Kessie e Bakayoko avessero esultato durante la partita, esponendo una maglia di Acerbi, sarebbero stati sanzionati con un cartellino giallo, come confermato dall' ex arbitro Luca Marelli.
La prova televisiva per la squalifica dei giocatori può essere richiesta per:
- comportamento violento sfuggito all'arbitro;
- bestemmia;
- comportamento antisportivo secondo quattro precise fattispecie: segnare un gol o evitare un gol con un fallo di mano, procurarsi un rigore o un espulsione di un avversario con una simulazione.

Qualificare la condotta di Kessie e Bakayoko come comportamento violento sarebbe l'unica via per una sanzione, ma sarebbe una sentenza piuttosto bizzarra (destinata verosimilmente a essere riformata in appello).

Ma anche in questo caso il procuratore generale ha agito sulla sollevazione popolare dei social ed è gravissimo: è come se procure e giudici si facessero "dettare" l'agenda di lavoro e le sentenze dal popolo, che è in maggioranza ignorante completamente sui temi giuridici.

Alla fine ha avuto ragione Gattuso :
i giocatori perdono troppo tempo dietro i social. Se Bakayoko non avesse iniziato a rispondere ad Acerbi sui social con quel "Ci vediamo sabato" (con i tifosi rossoneri che lo hanno "caricato" a pallettoni con messaggi e retweet), probabilmente tutto sarebbe passato in silenzio.

Un grande polverone mediatico per una cafonata. Tra dieci giorni, per Milan Lazio in Coppa Italia, Acerbi stringerà la mano a Bakayoko e Kessie, si faranno una risata.
E se la Lazio eliminerà il Milan, esponga pure le maglie dei due giocatori. Ma non servirà.
Perché la miglior risposta alla cafonata è sempre la risposta sul campo.

Commenti

  1. Concordo con Gattuso. I social o discutono dei culi delle donne, o si interessano del calcio pur essendo incompetenti. Ha ragione Gattuso.

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    1. Esatto, pensa ai calciatori che agitano ulteriormente le masse di leoni dei social...

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  2. Sono d'accordo con Gattuso, troppo tempo sui social e spesso nascono polemiche.
    Sereno giorno.

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    1. Meno social e più allenamenti..sono d'accordissimo!

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  3. È stata una cafonata hai ragione così come hai ragione ad evidenziare in modo preoccupato il fatto che il Procuratore Generale si sia mosso su "invito" dei Social Network. Mi auguro sia solo un fatto isolato altrimenti saremmo davvero entrati in una spirale deviata e pericolosa. Oggi anche i calciatori danno troppa rilevanza ai social e spesso non sanno ragionare prima di scrivere.

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    1. Io sono terrorizzato quando chi amministra la giustizia si faccia condizionare dall'onda dei social..
      Quando un giudice pronuncia una sentenza "ingiusta", c'è appunto almeno un altro grado di giudizio per rimediare all'"ingiustizia".
      La giustizia, sportiva o no, non può essere determinata dal televoto dei social :)

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  4. Certo che ha ragione Gattuso, ricordo il tuo articolo in cui scrivesti proprio di questo. Devono giocare, non far partire casi che non sfociano mai in nulla di buono.

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    1. Inutile, i calciatori dovrebbero pensare di più a come usare i social, perché si tirano dietro il "codazzo" di leoni da tastiera.

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  5. E' stata una cafonata tipo quella di CR7 con l'Atletico..al massimo ai due darei una multa (da dare in beneficenza) e a posto così! Come hai detto tu ormai i calciatori perdono pure troppo tempo dietro ai social

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    1. Esattamente, direi che le sanzioni economiche siano le più giuste!

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  6. Figurati se non lo faranno... spero vinca la Lazio a questo punto, per vedere la guerra continuare.
    Questo è l'unico calcio VERO, in un mondo (calcistico) finto peggio del GF.
    Cafonata? Assolutamente sì, ma rispecchia comunque questo mondo e tutto ciò che gli sta attorno: dai tifosi ai dirigenti. E mi piace :D

    Moz-

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    1. Infatti ci stanno parole come quelle di Acerbi e la reazione dei nostri giocatori.
      Cafonate, sfottò, l'importante è che tutto finisca nel rettangolo verde.
      Il problema è che i social sono amplificazione di tutto ciò.

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  7. Ho letto anche che, a parti inverse, si sarebbe urlato al razzismo, e la notizia avrebbe fatto il giro del mondo.
    Ecco, lo penso anch'io.
    In ogni caso, è giusto che vengano multati, ma piantiamola di cercare sempre il demonio dove non c'è...

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    1. Qualcuno invece ha parlato di atti equiparabili ai buuh razzisti, la cosa mi ha fatto sorridere molto, purtroppo un altro male italiano è quello di dover commentare a tutti i costi XD (per carità, mi ci metto anche io "nel calderone").
      Hai detto bene: basta cercare il demonio dove non c'è.

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  8. Gesto da censurare sicuramente ma in Italia si usano le armi di distrazione di massa come questa. Da nessuna parte si legge o si indaga su quello che è venuto fuori dai dialoghi tra arbitro e "VAR" in Juve Milan. Mi direte che sono chiacchiere da bar dello sport. D'accordo. Poi non lamentiamoci del livello del nostro campionato sia a livello sportivo che morale. Vogliamo parlare di plusvalenze fittizie? No chiacchiere da bar...

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    1. Sono pienamente d'accordo anche su questo aspetto della faccenda: distrazione di massa.
      Sul var non voglio intervenire, ma sulle plusvalenze sì. Serve un regolamento per abolire la recompra perché questa pratica ha praticamente portato la juventus e una serie di squadre a falsificare il loro bilancio. Io oggi ti do' 20 perché poi so che domani tu mi darai 25. Cioè quei 5 come una sorta di premio per la valorizzazione. È un prestito fittizio che serve per fare plusvalenza.

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    2. Falsificare in modo legale essendo connesso dal regolamento..

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    3. La metto nei numeri.

      L'Eak Linate cede un terzino alla Longobarda per 20 milioni di euro, un centrocampista all'Olympique Togliatti per 20 milioni di euro e un attaccante alla Vis Brera per 20 milioni di euro, tutti giocatori formati nel proprio vivaio.
      Un anno dopo riacquista i tre giocatori per 30 milioni di euro ciascuno.
      A bilancio metterà 2,5 milioni per ognuno dei tre giocatori, quindi spenderà 7,5 milioni "come costi aggiuntivi".
      Però l'anno prima avrà fatto plusvalenze ingenti per 60 milioni.
      E farà ripartire il giochino con altri giocatori.

      Veniamo alle tre squadre in questione.
      Hanno il giocatore per un anno, come se fosse in prestito, ottenendo un guadagno invece che pagare per il prestito. In più fanno una mostruosa plusvalenza: mettono a bilancio il giocatore a 5 (20 divisi gli anni di contratto, 4) e lo rivendono a 30, facendo plusvalenza a 25, con un impatto incredibile sul bilancio.

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    4. È un dente che duole questo..ahah

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  9. Gattuso ha ragione da vendere, il Calcio dovrebbe essere ben altro.

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    1. Già, anche se è vero anche quanto detto da Sotuknang: a volte sono cose usate per distrarre e per non mantenere l'attenzione su altre cose :D

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  10. E no, va bene i social, che fanno male, ma stavolta non ci sto, perché ok che la squalifica sarebbe eccessiva, però questi comportamenti sarebbero da evitare, anche perché di che ricordi è la prima volta che accade ciò...

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    1. Dico sempre che ci vorrebbe una sorta di regolamento "parallelo", di tipo etico.
      Un conto è dare un pugno a un avversario, un conto è un comportamento di sfottò o cafone.
      Con sanzioni economiche da devolvere in beneficenza o in progetti per lo sviluppo dello sport :)
      Intanto non vedo l'ora che si giochi Milan Lazio il 24 aprile: mi aspetto scene da film di Bud Spencer e Terence HillxD

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  11. Hai già detto tutto con il titolo. I due giocatori del Mlna hanno decisament sbagliato ma ne è venuto fuori un assurdo caso nazionale. Mi preoccupo solo per i clima molto teso che accompagnerà la semifinale di mercoledi prossimo.

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    1. E ancora sono a rischio squalifica! :D speriamo si vada alle lunghe. Quanto sarebbe bello una squalifica per la Spal, con il Milan magari già qualificato in Champions?
      Ora forza e coraggio. C'è da vincere più partite possibile da qui a fine stagione.
      La semifinale con la Lazio non mi preoccupa: mi preoccupo più per Leiva (che bassezza che ha fatto...).

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  12. Mamma mia è proprio vero guarda a volte i Social sono veramente deleteri... come hai detto tu quella è stata una semplice cafonata e ci hanno montato sopra un caso assurdo... ma pensa se fosse stato il contrario... si sarebbe subito gridato al razzismo...

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    1. Se fosse stato il contrario..ci sarebbe stata la richiesta di squalifica a vita, immagino :D

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  13. La storia della maglia sembra non finire mai! E allora io oggi me ne vado al Tardini a vedere i ragazzi dal vivo! :-)

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    1. Oggi partita indigesta..
      Comunque vada la stagione, esigo chiarezza e un progetto "vero" da parte della dirigenza.

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